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Capitan Findus minacciato di estinzione……


Sembrerebbe proprio che il celebre merluzzo, ingrediente indispensabile dei conosciutissimi bastoncini di pesce tanto apprezzati dai nostri figli stia diventando sempre più raro : è questa infatti la conclusione a cui è arrivato il gruppo Findus France in una nota apparsa proprio qualche giorno prima di Natale. Il fornitore ufficiale di merluzzo per i bastoncini di pesce francesi si trova nelle isole Féroé in Danimarca ed ha chiuso i battenti all’inizio di dicembre proprio a causa della mancanza, direi rarefazione, di materia prima. Dal 2007, infatti, Findus Francia ha investito molto in politiche di sviluppo sostenibile, privilegiando, ad esempio, un tipo di pesca responsabile e sopprimendo l’utilizzo di olio di palma nei suoi prodotti….ora pare che nonostante l’adozione di queste pratiche, le risorse marine conoscano comunque un progressivo impoverimento. Da Findus Francia garantiscono che il pesce in stock dovrebbe durare sino a marzo e che si potrebbero verificare degli aumenti di prezzo pari al 15%, ma niente paura: i mitici bastoncini continueranno ad essere distribuiti perché Findus Francia annuncia di aver già trovato un fornitore sostitutivo basato questa volta nell’Oceano Pacifico.
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Attenzione a quello che mettete nei vostri piatti!

Credits: Menutoxique.fr
Lo so che scrivere di questi temi a due giorni dal Natale, potrebbe risultare pedante, però mi preme segnalarvi uno studio interessantissimo, apparso in Francia all’inizio di dicembre, realizzato dal Movimento Genérations Futures, secondo cui più di 80 sostanze chimiche- di cui alcune suscettibili di essere cancerogene- sono ingerite nell’arco di una giornata da un bambino di 10 anni attraverso dei pasti normali. Nell’ambito di una Campagna di sensibilizzazione sull’Ambiente ed il cancro, sono stati analizzati per alcuni mesi i piatti che compongono i nostri pasti e l’esito della ricerca è a dir poco sconcertante. I pasti-tipo presi in esame prevedono un’alimentazione composta da cinque porzioni tra frutta e verdura fresche, tre prodotti derivati dal latte, 1,5 lt di acqua, qualche stuzzichino, carne o pesce, pane e derivati.Le analisi di laboratorio condotte miravano ad identificare la presenza di sostanze chimiche, anche cancerogene, di pesticidi e di residui chimici che possono alterare, a lungo andare, il sistema ormonale del bambino. Sono state identificate 81 sostanze chimiche di cui 42 come possibili cancerogene, 5 sostanze cancerogene certe mentre ben 37 sono suscettibili di avere degli effetti nefasti sul sistema endocrino dei bambini….. “Anche se, nella maggior parte dei casi, i limiti legali per ogni sostanza  chimica esaminata non vengono superati, vediamo nella nostra indagine che i consumatori, anche i più piccoli, sono quotidianamente esposti alla contaminazione di sostanze cancerogene o perturbatrici del sistema endocrino” commenta un rappresentante dell’organizzazione. Per la prima colazione, soltanto il burro ed il thé con il latte conterrebbero da soli più di una dozzina di residui cancerogeni ed una ventina di residui in grado di perturbare il sistema ormonale. Per il pranzo, l’indagine mette in luce la presenza di residui nell’hamburger, nel tonno in scatola, senza contare i pesticidi contenuti nella verdura (fagiolini) o le sostanze chimiche presenti nelle gomme da masticare che i nostri figli quotidianamente masticano. E a cena poi, il filetto di salmone si è rivelato il più ricco in residui chimici……..Già nel 2006, l’Observatoire bruxellois de la consommation durable, facendo riferimento ad uno studio simile condotto in Olanda, suonava il campanello d’allarme sugli effetti cumulativi dell’assunzione a lungo termine di pesticidi anche perché molti di questi agiscono in maniera sinergica. Ora gli effetti cumulativi delle sostanze/residui chimici non sono presi in considerazione per la determinazione del limite massimo ammesso negli alimenti, e lo studio olandese aveva evidenziato che sommando i residui di pesticidi presenti simultaneamente negli alimenti, questi avrebbero comportato degli effetti cronici sul sistema nervoso dei bambini……insomma niente allarmismi ma comunque tanta attenzione a quello che mettiamo nei nostri piatti ed in quelli dei nostri figli.
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Omaggio alla Sardegna (episodio 1): i Papassini


Recentemente ho scoperto che questi biscotti (che in famiglia facciamo sempre non perché abbiamo origini sarde ma semplicemente perché li adoriamo) vengono fatti appositamente per le feste, soprattutto quelle di Natale e quale momento migliore allora se non questa settimana pre-natalizia per invitarvi a farli e a gustarli? Personalmente li trovo buonissimi: morbidi, con un impasto ricco ricco di frutta secca ed uvetta e poi sono graditissimi ai bambini che li mangiano sempre volentieri (provate a chiedere a mia figlia). Eccovi allora la ricetta che è la prima di una breve serie di ricette sarde delle quali mi sono “invaghita” e che vi propongo volentieri: buona degustazione a tutti.

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