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Riso e risotti

Riso, Verdure

Risotto con zucca, prosciutto di Parma ed uvetta

Risotto con zucca, prosciutto di Parma ed uvetta

Vi avevo parlato qualche settimana fa della bellissima serata trascorsa in compagnai di altri 5 foodblogger e delle cucine Bertazzoni. In quell’occasione avevamo cucinato un risotto alla zucca con uvetta e prosciutto di Parma squisito…..e visto che questa è la stagione della zucca, ho voluto rifarlo in casa con l’aiuto dell’Uomo Goloso che oramai in cucina è diventato più bravo di me!

 

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Risotto porcini e scampi

Risotto porcini e scampi

Mi piacciono moltissimo i funghi porcini e sono rimasta delusissima quando ho appreso che quest’anno la produzione di porcini ha registrato i minimi storici non solo in Italia ma in generale in tutta l’Europa.

Ho persino chiamato una mia amica francese il cui papà commercia proprio in funghi e mi ha confermato che effettivamente anche a Rungis (a Rungis ci sono i mercati generali che servono tutta la Francia) se ne trovano pochissimi!

Ed allora ho deciso di fare scorta di funghi porcini congelati e secchi…..e con i funghi porcini congelati ho preparato questo risotto profumatissimo ma delicatissimo al tempo stesso: una vera delizia per il palato e per il naso!

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Risotto fragole e gamberi




Le fragole sono tra i miei frutti preferiti ed in questa stagione ne faccio delle scorpacciate incredibili. Dallo scorso anno ho provato ad utilizzarle anche per le ricette salate con risultati ottimi. Lo scorso anno vi avevo proposto una tartare di salmone e fragole ghiottissima ed un altrettanto ghiotto risotto alle fragole. Quest’anno ho voluto preparare di nuovo un risotto alle fragole aggiungendo anche dei gamberi: ho ottenuto un risotto delicatissimo che abbina i sapori dell’orto con quelli del mare.Mi sento di consigliarvelo veramente!






Per 4 persone340 gr di riso Carnaroli10 fragole grandi 1 scalogno16 gamberi30 gr di burro3 cucchiai di parmigianoOlio evo q.b.Brodo vegetale q.b.Pepe fresco q.b.Vino bianco q.b.

Lavate le fragole e fatele a pezzi. In una pentola mettete dell’olio, fate rosolare lo scalogno, unite il riso, tostatelo e sfumatelo con il vino bianco. Proseguite la cottura, aggiungendo il brodo vegetale al bisogno. A metà cottura, unite le fragole fatte a pezzi. Continuate la cottura, 5 minuti prima di spegnere, unite i gamberi: spegnete, aggiungete il burro ed il parmigiano. Mescolate bene, aggiungete del pepe macinato al momento e lasciate riposare un paio di minuti prima di servirlo in tavola. Decorate con una fragola fresca. 
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Risotto cavolo viola e pere


Nel weekend ho finito di leggere un romanzo che mi è piaciuto moltissimo e che mi sento di consigliarvi: La felicità dell’attesa, il nuovo libro di Carmine Abate. E’ una saga familiare che trae ispirazione in un paesino di lingua e cultura arbereshe (albanese), in Calabria, e che racconta la storia e le vicissitudini di 4 generazioni sparpagliate su 3 continenti diversi. E’ un libro che mi ha coinvolto, che è riuscito a mantenere l’interesse vivo sino all’ultima pagina e che trasmette idee e valori legati alla famiglia.  Mi è piaciuto essere trascinata nelle peripezie della famiglia Leto nel loro andare e tornare dalla “Merica” in cerca di una vita migliore, nella malinconia che li accompagna nei loro viaggi dall’altra parte del mondo….






E’ il primo libro del 2016 che mi sento di consigliarvi e che inaugura una sezione parallela dedicata alle recensioni dei libri che avidamente divoro nottetempo una volta che la Nanetta è a letto….. Ma in questo weekend calmo, dedicato al riposo ed alla lettura, ho trovato anche il tempo per preparare qualche ricetta: il risotto al cavolo viola è una di queste. Forza andiamo a prepararla insieme!
Per tre persone250 gr di riso carnaroli200 gr di cavolo viola/nero1 scalogno2 pere medie40 gr di taleggio2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiatobrodo vegetale q.b.
Affettate sottilmente il cavolo nero o viola e lo scalogno. In una pentola scaldate un po’ di olio ed aggiungete lo scalogno, a seguire unite anche il cavolo viola. Versate il riso e tostatelo insieme alle verdure un paio di minuti. Continuate poi la cottura del riso aggiungendo poco alla volta il brodo vegetale. A cottura avanzata, unite anche una pera che avrete precedentemente tagliato a listarelle. Proseguite la cottura. Spegnete ed unite il taleggio a dadini, mescolate bene. Lasciate riposare il risotto un paio di minuti coperto. Ultimate la ricetta con il parmigiano reggiano grattugiato e guarnite con l’altra pera tagliata a fettine.  




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Risotto radicchio e alici


Questa ricetta è nata per caso, mettendo insieme degli ingredienti che avevo nel frigorifero un giorno in cui non avevo tempo per fare altro, ma avevo una gran voglia di risotto ;-)))…..e come spesso accade con le ricette che sono frutto del caso e della necessità del momento, mi è riuscita particolarmente bene, sarà perché il connubio alici e radicchio risulta particolarmente fortunato!




250 gr di riso Carnaroli
brodo vegetale q.b.
1 basco di radicchio tardivo o, in mancanza, di radicchio lungo
6/7 alici sott’olio del Cantabrico
1 cucchiaio abbondante di stracchino
2 cucchiai di parmigiano
1 scalogno
olio evo q.b.
½ bicchiere di vino bianco secco
Tagliare finemente il radicchio e lo scalogno. In una pentola con un filo di olio versare lo scalogno ed il radicchio, cuocerli un paio di minuti e poi unire il riso che andremo a tostare. Sfumare con il vino bianco e cominciare la cottura tradizionale del risotto, aggiungendo brodo vegetale al bisogno. A metà cottura unire anche le alici sott’olio tritate. Spegnere il risotto, mantecare con lo stracchino (se volete fare una cosa golosa potete sempre utilizzare il mascarpone) e finire con i due cucchiai di parmigiano. Mangiare caldo.
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Risotto zucca, speck e squaquerone


E come ogni anno, eccomi a fare la lista dei buoni propositi per l’anno appena cominciato. Quest’anno ho deciso di condividere sul mio blog la lista dei buoni propositi, mi sono detta che magari forse, essendo pubblica, il mio impegno nel cercare di migliorami sarà maggiore.Vorrei innanzitutto perdere quei benedetti 2/3 kg che si sono confortevolmente installati sul mio punto vita e per fare questo devo necessariamente dedicare più tempo allo sport.Vorrei riuscire ad eliminare definitivamente dalla mia vita i rami secchi e non mi riferisco ai rami in senso botanico ;-)))Vorrei dedicare ancora più tempo alla Nanetta e vorrei riuscire, almeno una volta al mese, a ritagliare dello spazio da trascorrere en tete à tete con l’Uomo Goloso…..insomma ho tanto lavoro da fare, ma il lavoro più grande e più impegnativo è quello che ogni giorno faccio su me stessa per cercare di essere un esempio per mia figlia. La ricetta di oggi è piuttosto light, perché dopo i bagordi delle feste è necessario ritornare a qualcosa di più leggero ed anche più sano.




250 gr di riso Carnaroli
200 gr di zucca
50 gr di speck
50 gr di squacquerone
2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
1 scalogno
brodo vegetale q.b.
vino bianco q.b.
olio evo q.b.

Sbucciate la zucca, tagliatela a dadini piccoli. Scaldate l’olio in una pentola, aggiungete lo scalogno anche questo tagliato sottilmente. Dopo un paio di minuti unite la zucca, aggiungete il riso, lasciate tostare il tutto e cominciate la cottura tradizionale del risotto. Nel frattempo tagliate a listarelle sottili lo speck e scaldatelo in un padellino senza l’aggiunta di materia grassa sino a quando non diventi croccante. A fine cottura, spegnete ed unite lo speck croccante e lo squacquerone al posto del burro, terminate con una generosa manciata di parmigiano grattugiato.
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Risotto mortadella, pistacchi e scorza di limone



Vi ho parlato circa un mese fa dell’aperitivo natalizio siglato Citterio a cui io e la Nanetta abbiamo partecipato ed in occasione del quale abbiamo gustato alcune ricette rivisitate in chiave Citterio ed a metà strada fra il dolce ed il salato…..Ebbene, visto il grande amore dell’Uomo Goloso per il risotto, ho rifatto, a casa e a modo mio, un risotto assaggiato proprio in quella occasione. Devo confessare che l’Uomo Goloso non era molto entusiasta dell’idea di un risotto che abbinasse la mortadella alle scorze di limone candite ma il risultato l’ha evidentemente convinto del contrario!





Ingredienti per 3 persone:240 gr di riso carnaroliLa scorza di 1 limone piccolo non trattato20 gr di zucchero 50 gr di acqua20 gr di olio brodo vegetale20 gr di burro30 gr di Grana Padano grattugiato30 gr di pistacchi tritati60 gr di Mortadella Bologna I.G.P Citterio
sale e pepe

Tagliare le scorze del limone a julienne, disporle in una piccola casseruola con lo zucchero e l’acqua e lasciare cuocere a fuoco basso fino a quando avranno assorbito tutto il liquido. Tagliare la mortadella a listarelle che arrotolerete come dei turbantini.Tostare il riso con l’olio e poi cominciare la cottura tradizionale con il brodo. Togliere dal fuoco e mantecare con il burro e il Grana Padano.
Versare il risotto nei piatti di portata, spolverizzare con i pistacchi, le scorze del limone e guarnire con la mortadella.
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Il rosso ed il nero: risotto al vino (rosso) e tartufo (nero)


Nel corso delle peregrinazioni gastronomiche che hanno caratterizzato le nostre ultime vacanze estive siamo passati per Assisi e Spello. Oltre a visitare le bellezze artistiche di quei luoghi incantati dichiarati patrimonio dell’Umanità, non potevamo non soffermarci anche sui prodotti della natura: olio, vino, salumi e tartufi neri, chiamati comunemente scorzoni. Abbiamo recuperato il contatto di un signore che commercia in tartufi, siamo andati a trovarlo nel suo laboratorio ed abbiamo acquistato dei tartufi neri con cui abbiamo già realizzato dei succulenti tagliolini al tartufo nero.





Visto il grande amore dell’Uomo Goloso per il riso, non poteva però mancare nel nostro repertorio una ricettina di risotto al tartufo che, in questa occasione, abbiamo abbinato al vino rosso.
220 gr di riso carnaroliBrodo vegetale q.b.Vino rosso fermo q.b.Olio q.b.15 gr di tartufo  nero/persona2 cucchiai di parmigiano 1 noce di burro Sale q.b.

In una pentola mettete dell’olio, unite il riso, tostatelo e cominciate a cuocerlo normalmente aggiungendo del brodo vegetale al bisogno. A metà cottura, unite il vino rosso. Continuate la cottura sino alla fine: spegnete, aggiungete il burro ed il parmigiano. Mescolate bene, grattate il tartufo a scaglie al momento e servite in tavola.
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