Archivio Mensile

settembre 2015

Cereali e Legumi

Frittata di ceci, cipolle di Cannara e pecorino


Oggi vi propongo un’altra ricetta fatta con due ingredienti che abbiamo comperato nel corso delle nostre ultime vacanze: i ceci e le cipolle di Cannara. I ceci, quelli di taglia piccola, li abbiamo comperati presso un’azienda agricola biologica in provincia di Pesaro Urbino, mentre le cipolle non potevamo non comperarle a Cannara, patria dell’omonima cipolla IGP.


Ora partendo da questi due ingredienti ed aggiungendo delle semplici uova, una manciata di pecorino grattugiato e qualche acciuga del Cantabrico abbiamo creato una frittata sana e dal sapore buonissimo. 100 gr di ceci secchi
4 uova
5/6 acciughe sott’olio
1 cucchiaio di pecorino romano grattugiato al momento
1 cipolla di Cannara
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.
Mettete in ammollo i ceci per almeno 12 ore con un cucchiaino di bicarbonato. Cuocete poi i ceci: io li ho fatti cuocere 20 minuti in pentola a pressione. Tagliate a fettine la cipolla di Cannara e cuocetela a fuoco lento per una decina di minuti con un filo di olio. Sbattete le uova, incorporate i ceci lessati, poi le cipolle di Cannara: conservatene un pochino da parte che utilizzerete per disporre sopra la frittata. Unite anche il pecorino grattugiato e le acciughe. Aggiustate di sale e di pepe ed infornate a 180° per 30 minuti circa.
E’ ottima anche mangiata il giorno dopo come schiscetta.
Lascia un commento goloso
Articoli Correlati
Insalata di fagioli cannellini, gamberi e cipolle di Tropea
Bisque di gamberi, lenticchie e tofu
Fettuccine di farina di lenticchie al pomodoro con briciole di cotechino
Insalate

Insalata cannellini gamberi e cipolle di Tropea


Sono ufficialmente a dieta…anzi per dirla tutta sono a dieta da quando sono rientrata dalle vacanze….e la tristezza è doppia: oltre ad essere stata triste per la fine delle vacanze, ero triste anche per la prima dieta, o pseudo tale, fatta in vita mia…..l’obiettivo che mi sono posta è quello di perdere 4 kg prima di Natale, anche perché sono sicura che a Natale non potrò seguire rigorosamente la dieta.


I dolci sono consentiti due volte alla settimana; ho bandito il vino, sto cercando di ridurre le porzioni di pasta e riso….capisco che per chi è a dieta da una vita la mia di dieta sembra una passeggiata ma per me rimane sempre uno sforzo. Accanto al regime alimentare “sorvegliato” sto cercando di praticare un po’ di moto: correre almeno un paio di volte a settimana…in realtà l’idea era quella di andare in palestra in pausa pranzo un paio di volte alla settimana, ma almeno per il momento quest’idea è miseramente naufragata.Tutta questa premessa per dirvi la ricetta di oggi risponde alla mia esigenza di creare delle insalate/schiscette per l’ufficio che siano complete ed equilibrate da un punto di vista nutrizionale ma che siano anche interessanti per le mie papille gustative.
Ingredienti per due persone:Fagioli cannellini10 gamberoni sgusciati½ cipolla di Tropea Olio evo q.b.Aceto balsamicoSale q.b.

Saltate i gamberoni in  padella con un filo di olio. In un’insalatiera unite i fagioli, i gamberoni, la cipolla di Tropea a fettine sottili: condite con un’emulsione a base di aceto balsamico, olio, sale e pepe.
Lascia un commento goloso
Articoli Correlati
Insalata di finocchi, arance, olive ed acciughe
Insalata di farro con pesto di pomodori secchi e sedano
Farro con crema di carciofi e triglie croccanti
Verdure

Patate alla paprika dolce

Patate alla paprika dolce


Cosa cucinare con un sacchettino di paprika dolce che possa piacere anche al cucciolo di casa? Un po’ di tempo fa avevo visto il programma di Jamie Oliver in cui il famoso cuoco inglese metteva in tavola in soli 30 minuti un pasto completo: tra le ricette proposte ce n’era una a base di patate e paprika. 

Lascia un commento goloso
Articoli Correlati
Vellutata di patata dolce e zucca con cotechino croccante
Cheesecake agli agrumi
Paccheri al forno e carciofi croccanti
Riso

Il rosso ed il nero: risotto al vino (rosso) e tartufo (nero)


Nel corso delle peregrinazioni gastronomiche che hanno caratterizzato le nostre ultime vacanze estive siamo passati per Assisi e Spello. Oltre a visitare le bellezze artistiche di quei luoghi incantati dichiarati patrimonio dell’Umanità, non potevamo non soffermarci anche sui prodotti della natura: olio, vino, salumi e tartufi neri, chiamati comunemente scorzoni. Abbiamo recuperato il contatto di un signore che commercia in tartufi, siamo andati a trovarlo nel suo laboratorio ed abbiamo acquistato dei tartufi neri con cui abbiamo già realizzato dei succulenti tagliolini al tartufo nero.





Visto il grande amore dell’Uomo Goloso per il riso, non poteva però mancare nel nostro repertorio una ricettina di risotto al tartufo che, in questa occasione, abbiamo abbinato al vino rosso.
220 gr di riso carnaroliBrodo vegetale q.b.Vino rosso fermo q.b.Olio q.b.15 gr di tartufo  nero/persona2 cucchiai di parmigiano 1 noce di burro Sale q.b.

In una pentola mettete dell’olio, unite il riso, tostatelo e cominciate a cuocerlo normalmente aggiungendo del brodo vegetale al bisogno. A metà cottura, unite il vino rosso. Continuate la cottura sino alla fine: spegnete, aggiungete il burro ed il parmigiano. Mescolate bene, grattate il tartufo a scaglie al momento e servite in tavola.
Lascia un commento goloso
Articoli Correlati
Risotto radicchio rosso, morbido di capra e pancetta croccante
Risotto con fichi morbidi, noci e blu di Valcomino
Risotto con crema di broccolo, stracciatella e gamberi rossi di Mazara
Pasta

Pasta 5 buchi ai profumi delle isole


Oggi vi propongo una ricetta fatta con ingredienti Made in Sicily. Per una strana coincidenza del caso, mi sono ritrovata in casa una serie di materie prime che mi hanno portato dalla Sicilia oppure che io ho comperato ma che sono sempre siciliane.



La pasta 5 buchi è un formato tipico della tradizione siciliana; la salsa di pomodori datterini e piccadilly di questa piccola azienda PachinEat in provincia di Siracusa è dolcissima ed indicata per i bambini; i filetti di sgombro al naturale di Sebastiano Dragosono invitanti, mentre i capperi e l’origano delle isole Eolie non hanno bisogno di presentazioni…..avevo in casa, senza averlo realizzato, tutti gli ingredienti per preparare una pasta semplicissima ma dal sapore intenso e decisamente estivo. Non conoscevo il formato di pasta 5 buchi e devo riconoscere che si è trattato di una piacevole scoperta. La rifaccio anche stasera ai miei genitori che stanno arrivando da Roma…..
La Nanetta ha gradito tantissimo questo formato così come l’Uomo Goloso, per non parlare della sottoscritta che, essendo a dieta, ha diritto a soltanto a 80 gr di pasta….una vera tragedia per una come me che adora la pasta….
250 gr di pasta 5 buchi
200 gr di passata di pomodoro pachino/piccadilly
3 cucchiaini di origano
1 cucchiaio di capperi salati
1 cucchiaio di olive nere denocciolate (tipo Gaeta o taggiasche)
120 gr di filetti di sgombro al naturale
1 spicchio di aglio
2 cucchiai di pecorino grattugiato
olio evo q.b.
sale q.b. se necessario


In una padella con un filo di olio, scaldate 1 spicchio di aglio, unite i capperi, le olive, la salsa di pomodoro. Cuocete a fuoco svelto per 3-4 minuti, aggiungete lo sgombro fatto a pezzi e proseguite la cottura per un paio di minuti, alla fine, prima di spegnere il fuoco aggiungete un copioso cucchiaio di origano. Cuocete la pasta, scolatela e conditela con la sugo appena preparato aggiungendo del pecorino grattugiato al momento. Personalmente io non ho aggiunto del sale: i capperi salati ed il pecorino hanno conferito al piatto il giusto punto di sapidità. 

Lascia un commento goloso
Articoli Correlati
Vellutata di patata dolce e zucca con cotechino croccante
Cheesecake agli agrumi
Paccheri al forno e carciofi croccanti
Dolci

Ciambella all’olio evo ed arancio


Mercoledì è stato per noi un giorno speciale: la Nanetta ha cominciato le scuole elementari. Io e l’Uomo Goloso ci siamo presi mezza giornata di permesso per accompagnarla a scuola ed andare a riprenderla all’uscita. In realtà forse i più emozionati per questo passo importante eravamo noi due…..per me ritornare in mezzo ai banchi di scuola dopo 40 anni esatti ha rappresentato un vera e propria immersione nel passato. 

Banchi di scuola, grembiuli, astucci, maestre, compagni e nastri…..tutto mi ha riportato indietro nel tempo facendo affiorare ricordi che erano finiti in angoli remoti del mio cervello.E’ stata una giornata strana ed emozionante al tempo stesso, un po’ sospesa nel tempo e nello spazio, una giornata in cui ho riflettuto molto su tutto, sul passato, sul futuro e molto anche sul presente…..e per cominciare con dolcezza questa giornata così intensa mi sono preparata una ciambella all’olio evo aromatizzata all’arancio.
200 gr di farina bianca
100 gr di farina di grano saraceno
1 uovo
150 gr di zucchero
125 ml gr di yogurt
125 ml di olio evo
100 ml di succo di arancia spremuta
la scorza di due arance grattugiate
½ bustina di lievito per dolci


Mescolate il burro e l’olio con lo zucchero, aggiungete le farine, l’uovo, lo yogurt, il succo e la scorza dell’arancio ed il lievito: mescolate ed amalgamate il tutto per bene. Prendete una tortiera imburratela e infarinatela; versate il composto, infornate a 180° per 35 minuti. Fate la prova stuzzicadenti prima di tirare fuori il dolce dal forno. 
Lascia un commento goloso
Articoli Correlati
Plumcake con yogurt, gocce di cioccolato e…..latte condensato
Plumcake all’arancia, yogurt e mandorle
Biscotti cioccolato e frutta secca
Minestre e Zuppe

Canederli delicati al prosciutto cotto


Con le temperature ritornate nuovamente accettabili, ho deciso di realizzare questa versione delicata dei canederli che vi avevo già proposto.Mi piacciono molto i canederli perché sono versatili e si possono realizzare praticamente con tutto e poi anche perché permettono di far fuori il pane secco che inevitabilmente rimane sempre in dispensa e qualche salume. 




Ho notato però che se preparo i canederli con lo speck, alla fine del primo canederlo, il sapore dell’affumicato mi ha già un po’ stancato ed allora, come alternativa più delicata, ho deciso di prepararli soltanto con il prosciutto cotto: il risultato si addice decisamente di più al mio palato.
Io scappo, vado a recuperare la Nanetta: oggi è il suo primo giorno di scuola….ma anche il nostro primo giorno di scuola…..
Eccovi la ricetta che condivido volentieri con voi:200 gr di pane raffermo 30 gr di burro2 uova 1 scalogno150 ml di latte100 gr di prosciutto cottoFarina q.b. Una grattugiata di noce e di pepe1 cucchiaio abbondante di prezzemolo2 cucchiai di parmigiano Brodo di carne q.b.

In un tegame rosolate lo scalogno, aggiungete il prosciutto cotto tagliato a dadini e dorarli per un paio di minuti. Contemporaneamente bagnare il pane raffermo con il latte, aggiungere poi il prosciutto: amalgamare bene il tutto, poi unire le uova, il prezzemolo, il parmigiano, la noce moscata, il pepe ed, eventualmente il sale. Se l’impasto dovesse risultare troppo molle, a questo punto, aggiungete un paio di cucchiai di farina. Lasciare riposare l’impasto per una mezz’ora. Formare delle palle di circa 5-6 cm di diametro: c’è chi li ama più grandi e chi, invece, li preferisce più piccoli. Cuoceteli nel brodo per 7-8 minuti circa. Io avevo preparato un brodo di bollo, anche questo molto delicato. In un piatto versate i canederli ed il brodo. Cospargete eventualmente con parmigiano grattugiato. 
Lascia un commento goloso
Articoli Correlati
Torta rustica zucca, castagne e porri
Risotto radicchio rosso, morbido di capra e pancetta croccante
Crema di ceci, patate dolci ed erbette
Cake e Torte Salate

Millefoglie di verdure mediterranee


Finalmente è venerdì: è stata una settimana faticosa, pesante e sinceramente la prospettiva di due giorni di riposo mi sembra molto allettante….in realtà domani mattina devo lavorare ma spero proprio di liberarmi nel pomeriggio e di consacrarmi alla famiglia nonché ai preparativi per il primo giorno di scuola della Nanetta!Oggi vi ri-propongo la ricetta di un millefoglie di verdure estive: semplice da preparare e buono per tutta la famiglia!




IngredientiPatatePomodori San Marzano o da sugoCipolla Tropea o rossaBasilicoOriganoParmigianoPan grattatoOlio evoSale e pepe q.b.
Lavate e sbucciate le patate e tagliatele a fettine molto sottili. Tagliate sempre a fettine, ma più spesse, il pomodoro e la cipolla. Prendete una pirofila, irrorate il fondo di olio d’oliva e cominciate a comporre i vostri strati: dapprima le patate, poi il pomodoro, poi la cipolla, il basilico, sale, pepe e formaggio grattugiato. Componete almeno un paio di strati. La teglia dovrà finire con una base di patate a cui aggiungerete un’abbondante manciata di pangrattato e di formaggio, sale e pepe ed un filo di olio. Mettete nel forno caldo a 180-200° almeno per 50 minuti/un’ora. Se volete accorciare i tempi, pre-cuocete in pentola a pressione le patate: 5 minuti di cottura andranno bene. Lasciatele raffreddare, sbucciatele e tagliatele a fettine. Essendo già cotte, potrete anche fare delle fette un po’ più grandi. Non consumate la teglia calda, lasciate raffreddare e, se possibile, preparatela oggi per consumarla domani: vedrete che prenderà un sapore ancora più intenso.
Buon weekend a tutti!
Lascia un commento goloso
Articoli Correlati
Polpo alla piastra su crema di melanzane e pomodorini canditi
Peperoni gialli ripieni di ricotta, pomodori secchi e capperi
Spritz tropicale…..e ricordi d’infanzia
Antipasti

Polpette di melanzane: best of summer 2011


Ed eccoci arrivati ad una delle ricette da me preferite: le polpette di melanzane. La ricetta che vi propongo oggi mi è stata girata dalla mia amica Laura, siciliana per nascita ma brianzola di adozione. Potete usare queste polpette come stuzzichini, come secondo vegetariano o come una sfiziosa schiscetta da portare in ufficio. In ogni caso queste polpettine sono buonissime anche il dopo conservate a temperatura ambiente.




Per 3 persone
Prendete due melanzane di media grandezza viola scuro. Tagliate l’attaccatura e praticate con il coltello delle profonde incisioni nel senso della lunghezza. Fate scaldare l’acqua in una pentola, portatela ad ebollizione, salatela e poi mettete le melanzane a cuocere. Per quanto tempo, vi starete chiedendo? Dipende dalla grandezza delle melanzane. Comunque se infilate una forchetta nella melanzana e sentite che è molto morbida, allora sarà sicuramente cotta. Lasciate scolare le melanzane almeno 4 ore. Io le cucino la sera prima e le lascio nello scolapasta tutta la notte. Quando le recupererete strizzatele leggermente e poi cominciate a smembrarle con le mani: vedrete che la pelle verrà via facilmente. Mettete la polpa in un’insalatiera e mescolatela con l’uovo (1 0 2 uova: anche qui dipende dalla quantità di polpa melanzane che avrete recuperato), il pangrattato, un’idea di aglio (io non l’ho messo perché quando faccio le ricette per mia figlia preferisco evitarlo), sale, pepe, un paio di cucchiai di parmigiano e prezzemolo. Otterrete un composto morbido ma assicuratevi che non sia troppo morbido perché altrimenti non riuscirete a fare i supplì. Mettete nell’incavo di una mano un po’ di composto, all’interno, aggiungete un pezzetto di caciocavallo ragusano (in alternativa potete utilizzare un provolone saporito), chiudete le polpette con dell’altro composto e fatene una sfera che passerete nel pangrattato…..

A questo punto dovrete operare una scelta tra le più difficili che ci siano: friggere queste deliziose piccole sfere dal cuore tenero oppure metterle nel forno a 170° per 20-25 minuti circa con un filo d’olio …..io ho optato per la seconda opzione, decisamente più sana ma anche meno appetitosa. 
Lascia un commento goloso
Articoli Correlati
Polpo alla piastra su crema di melanzane e pomodorini canditi
Peperoni gialli ripieni di ricotta, pomodori secchi e capperi
Spritz tropicale…..e ricordi d’infanzia
Seo wordpress plugin by www.seowizard.org.