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maggio 2012

Pasta

Elicoidali con agretti, cipollotto e ricotta salata


Vi ho già raccontato della mia vacanza romana tra il 25 aprile ed il 1° maggio, vi ho scritto anche che ne ho approfittato per lasciare la Nanetta una decina di giorni dai nonni e che ha fatto ritorno nel weekend, quello che non vi ho detto però, è che prima di rientrare a Milano, ho fatto una scorta di verdure incredibile: zucchine romanesche, carciofi, fave, piselli, carote novelle, cipollotti, fragole di Terracina e…..agretti. Solitamente preparo gli agretti, ma tanti li conoscono con il nome di barba del frate, come contorno, al vapore, conditi con olio e limone, questa volta però, ho deciso di realizzare un intingolo con cui condire la pasta, un intingolo dal sapore decisamente primaverile con questa nota di dolcezza degli agretti e quel pizzico di carattere che la ricotta riesce a conferirgli. Che dirvi? Ci sono piaciuti talmente tanto che due giorni dopo, con la restante parte degli agretti, ho rifatto la pasta utilizzando però dei fusilli.
Ingredienti180 gr di elicoidali oppure di rigatoni150 gr di agretti2 cipollotti di media grandezza2 cucchiai di ricotta salata grattugiataOlio evo q.b.Sale q.b.Pulite gli agretti, lavateli e sbollentateli per 4-5 minuti, scolateli e sminuzzateli. Affettate i cipollotti. In una padella scaldate un paio di cucchiai di olio, versate i cipollotti e fateli cuocere per un 2-3 minuti, unite gli agretti e saltateli a fuoco vivace per 4-5 minuti. Aggiustate di sale.
Cuocete la pasta, scolatela e mettete da parte un po’ di acqua bollente, potrebbe servirvi nel caso in cui la pasta dovesse risultare troppo asciutta; mescolate bene ed unite la ricotta salata grattugiata a scaglie grosse. Portate in tavola caldi.
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Antipasti

Bocconcini di tonno e ricotta


Non ho ancora visto le previsioni per il weekend alle porte, però questa settimana di sole e bel tempo, mi ha fatto venir voglia di ricominciare la stagione degli aperitivi all’aperto….e l’altra sera complice il fatto che la Nanetta non era ancora rientrata da Roma, ho improvvisato per me e per l’Uomo Goloso un aperitivo in terrazza con un bicchiere di vino bianco Favorita, delle olive ai semi di finocchio che avevo preso giù e queste polpettine di tonno. Tempo fa sono stata contattata da Rio Mare che mi ha gentilmente omaggiato di una scorta di prodotti a base di tonno, sgombro e salmone in scatola. Il ciccio sgombro è esclusivo appannaggio della Nanetta che lo adora con una spruzzatina di limone, mentre il tonno ed il salmone li utilizzo regolarmente io per realizzare dei nuovi esperimenti in cucina. Quella di oggi, oltre ad essere una ricetta realizzata con la scorta Rio Mare, è anche semplicissima, non ha bisogno di cottura (a parte le uova) e può benissimo essere preparata il giorno prima e conservata in frigo, è una ricetta che rimane leggera e che piace anche ai bambini.


150 gr di tonno all’olio d’oliva 200 gr di ricotta vaccina (anche perché qui la ricotta di mucca è quella più comunemente utilizzata)2 rossi d’uovo sodi1 cucchiaio di capperi sotto sale2 cucchiai di parmigiano grattatoScorza di mezzo limone non trattatoPrezzemolo q.b.Sale q.b.Cuocete le uova nell’acqua bollente, sgusciatele, privatele dell’albume sodo ed utilizzate solo i tuorli che passerete in un colino per eliminare tutti i granuli. In una ciotola lavorate la ricotta ed il tonno che avrete scolato dall’olio, unite i capperi sciacquati ed il prezzemolo (io avevo surgelato quello dell’orto e quindi ho messo un paio di cucchiaini di prezzemolo dell’orto). Aggiungete i tuorli dell’uovo polverizzati, il parmigiano, la scorza del limone grattata ed, alla fine, aggiustate di sale. Lasciate riposare il composto così ottenuto nel frigorifero per due-tre ore (io l’ho tenuto un’oretta appena perché avevo bisogno di preparare le mie polpette): poi tiratelo fuori e realizzate dei bocconcini. Potete servirli a tavola accompagnati da melanzane grigliate oppure da pomodori ciliegino al naturale.
Buon weekend a tutti!



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Insalata di fragole e marsala


In televisione, sui giornali, in pubblicità c’è ultimamente la tendenza ad abbinare le fragole con l’aceto o la glassa balsamica: ho voluto provare anch’io questo binomio e, onestamente, ha il suo perché, bisogna riconoscerlo, ma nulla di più. Quello che mi piace moltissimo, invece, è l’abbinamento tra fragole e vino o liquore marsala.Mia mamma, da sempre, almeno sin da quando lo ricordo io, prepara questa semplicissima ricetta costituita da fragole di Terracina fatte a pezzi e messe a macerare nel marsala e nello zucchero per mezza giornata.Non sto qui da elencarvi precisamente le dosi anche perché, come spesso succede con le ricette casalinghe, uno va “ad occhio”, anzi “si regola” come direbbe mia mamma…..Per 4 persone, prendete mezzo kilo di fragole (italiane per favore!), fatele a pezzetti e mettetele in un’insalatiera. In una ciotola versate un cucchiaio di marsala a persona ed un cucchiaino abbondante di zucchero a persona: sbattete questo sciroppo e versatelo sulle fragole. Mescolate bene il tutto e disponete in frigo per 3-4 ore almeno. Tirate fuori dal frigorifero le fragole 10 minuti prima di consumarle, mescolatele ulteriormente: vedrete che si sarà formato un abbondante succo. Servitele fredde ma non ghiacciate: piacciono molto a tutti anche se, per la presenza di un vino liquoroso, non sarebbero proprio indicate per i bambini.
Oggi colgo anche l’occasione per parlarvi di un corso di cucina che terrò a Milano, in collaborazione con la Tescoma, giovedì 17 maggio alle ore 18.30presso il megastore Tescoma in corso Garibaldi, 73.Sarà l’occasione per conoscerci di persona e per presentarvi alcune delle mie ricette salvatempo per grandi e bambini che saranno poi il tema del corso.Per informazioni e prenotazioni telefonate allo 02/801200.

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Teglia di paccheri e carciofi


In questi giorni, l’Uomo Goloso ed io siamo tristissimi: dopo una settimana trascorsa a Roma, siamo rientrati su Milano lasciando la Nanetta giù dai nonni. Lo abbiamo fatto perché possa, sin da ora, approfittare del sole e del mare e, da quanto ci dicono i nonni, l’aria di Roma le sta facendo benissimo, si sta divertendo un mondo oltre ad aver ripreso a mangiare come un orsetto. L’inverno trascorso è stato piuttosto faticoso per tutti: per lei, poverina, che al primo inverno trascorso al nido, si è beccata un sacco di schifezze che circolavano, e per noi che spesso siamo stati chiamati a vegliarla per notti intere. Fortuna che oramai la primavera è arrivata (anche se qui a Milano sino a ieri sembrava di essere nel mese di novembre), che il sole è ritornato e che oramai avanziamo verso l’estate….ma anche se sappiamo che sta bene giù a Roma, siamo entrambi mogi mogi; la casa ci sembra vuota senza di lei, l’ordine che ha ripreso a regnare nel nostro soggiorno ci sembra quasi irreale, il cesto dei panni sporchi senza la sua montagna di pantaloni/calzini/mutane/magliette ci sembra semi vuoto (e lo è in effetti), mentre il suo seggiolone sgangherato troneggia come un rudere nel mezzo della cucina…..ma siamo a lunedì e mercoledì il nostro Cucciolo gigante rientra a casa e forse, mai  come oggi, sono stata contenta che sia già lunedì.
A voi buon inizio di settimana con una ricetta da leccarsi i baffi che ho provato sabato e che mi è stata suggerita da Melina, la cuoca del nido della Nanetta!


Ingredienti per 2 persone180 gr di schiaffoni o di paccheri150 gr di scamorza affumicata4 carciofi25 gr di pecorino grattugiato200 gr di pomodori in scatola (a cubetti preferibilmente)1 spicchio di aglio2 rametti di maggiorana1 limoneOlio evo q.b.Sale q.b.Pulite i carciofi, tagliateli a metà, privateli dell’eventuale fieno e fateli a spicchi: strofinateli con il limone perché non anneriscano e poi metteteli in una ciotola con acqua e limone. Asciugateli. In una padella scaldate l’olio, aggiungete lo spicchio d’aglio ed, infine, i carciofi: cuocete per 5 minuti almeno, poi unite i pomodori a cubetti o pelati e continuate la cottura per altri 10 minuti: alla fine della cottura aggiungete i rametti di maggiorana ed aggiustate di sale. Tagliate a fettine sottili la scamorza affumicata. Lessate la pasta al dente, scolatela e conditela con questo sugo ai carciofi: versate metà della pasta in una pirofila, disponete sopra la pasta una parte della scamorza ed il pecorino, poi versate il resto della pasta ed esaurite gli ingredienti. Coprite la pirofila e mettetela nel forno caldo a 180° per 10 minuti, poi scopritela, girate sul grill e continuate la cottura per altri 5 minuti sino a quando non si formerà la crosticina sulla scamorza. Mangiate calda!



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Rosti di patate


Non mi chiedete il motivo per il quale questa ricetta si chiama così, non lo so neppure io…so solo che mio nonno materno, che era nato ed aveva vissuto in Germania i primi anni della sua vita, era solito preparare questi rostì di patate che chiamava rape pletz. Lui li mangiava addirittura intinti nel caffellatte della mattina, ma è vero anche che mio nonno aveva dei strani gusti in fatto alimentare (saranno state forse le origini?…sicuramente sì!), basti pensare che amava il pane con l’olio di ricino o che era capace di mangiarsi una pentola intera di fagioli con le cotiche, insomma non proprio un piatto leggero. In ogni caso le rape pletz rimangono uno dei più bei ricordi della mia infanzia….ed è proprio con lo spirito di tramandarle anche alla Nanetta che gliele preparo, non spesso (questo è vero), e lei, proprio come è successo a me, le adora.
Le dimensioni delle rape pletz preparate da mio nonno erano simili a delle bistecche più che a delle frittelle mentre le mie rape pletz sono decisamente più piccole e di solito le faccio grandi come un cucchiaio, inoltre le preferisco fritte ma voi potete sempre passarle in forno piuttosto che friggerle!


Ingredienti400 gr di patate1 uovo3 cucchiai di parmigiano grattato2 cucchiai di farinaOlio di girasole q.b.Sale, pepe e noce moscata q.b.Sbucciate le patate e grattatele con una grattugia dai fori piuttosto larghi: mettete le patate grattugiate in uno scolapasta e lasciate che perdano un po’ della loro acqua. Lasciate “riposare” per un’ora circa.
In un’insalatiera mettete le patate, l’uovo che avrete sbattuto a parte, il parmigiano grattugiato, la farina, la noce moscata, il sale ed il pepe: amalgamate bene il tutto. Scaldate l’olio in una padella: con un cucchiaio prendete un po’ di composto e immergetelo nell’olio bollente, fate cuocere per 5 minuti circa, girando su entrambi i lati. Adagiate i rostì su di un foglio di carta assorbente. Servite calde.
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Penne di grano saraceno con crema di asparagi e taleggio


Ultimamente l’Uomo Goloso è spesso in Valtellina per lavoro: una volta delle ultime volte, mi ha portato a casa una confezione di penne di grano saraceno. La mia conoscenza della cucina valtellinese si limita ai pizzoccheri e, lo confesso, li mangio ma non figurano sicuramente nella lista dei primi dieci piatti che amo: li trovo pesanti e difficilmente digeribili. Ora, mi si è presentato il problema di come cucinare queste penne dal colore scuro in modo da renderle appetibili alla Nanetta e digeribili per me: ho optato per una crema di asparagi dal sapore decisamente primaverile che ha messo d’accordo tutta la famiglia! Se non avete la pasta di grana saraceno, potete sempre provare con delle penne di farro o di kamut oppure, più semplicemente, con della pasta di grano duro.
Ingredienti200 gr di penne di grano saraceno8 asparagi 70 gr di taleggio20 cl di latte caldo2 cucchiai di parmigiano grattugiato1 cucchiaio di mandorle sfilettate oppure intere, purché siano sgusciateOlio evo q.b.Sale e pepe q.b.Private gli asparagi della parte più dura, legateli e metteteli nell’acqua fredda dove li lascerete bollire per 7-8 minuti circa. Tagliate a cubetti il taleggio. Nel frullatore mettete gli asparagi spezzettati (non utilizzate tutti gli asparagi, lasciatene da parte un paio che userete come decorazione), il taleggio, il latte caldo, il parmigiano grattugiato e le mandorle: dovrete ottenere una crema saporita, aggiustate di sale e pepe.Fate a tocchetti un paio di asparagi. Cuocete la pasta, scolatela e lasciate da parte un po’ di acqua di cottura della pasta che potrete sempre usare se la crema vi sembra troppo densa. Condite le penne con la crema, decorate con gli asparagi a tocchetti e portate in tavola caldi.
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