Archivio Mensile

marzo 2012

Libri

E’ un Cibo da Favola!

Credits: Cibo da favola
Cibo da Favola è un’esposizione basata sulla collezione di carte illustrate Rapisarda, che permette di ricostruire per la prima volta la storia del rapporto tra cibo ed infanzia in Italia : cibo ed infanzia è un tema di grande attualità, poco indagato negli aspetti relativi alla nascita e allo sviluppo dei consumi di massa e della relativa comunicazione pubblicitaria.Credits: Cibo da favola
La mostra si apre con le primissime figurine in cromolitografia, nate in Francia nella seconda metà dell’Ottocento, poi diffuse in Europa e negli Stati Uniti e che proprio al mondo delle favole fanno riferimento perché destinate ai bambini, e prosegue con le campagne pubblicitarie d’inizio Novecento sui periodici illustrati (“Scena Illustrata” e “Corriere dei Piccoli”) per la promozione del cioccolato, della “farina lattea” (l’antesignano dell’odierno latte in polvere) e dei ricostituenti. Nella penisola, il burattino Pinocchio risulta essere il personaggio più amato dai diversi marchi per le campagne pubblicitarie. Credits: Cibo da favola
Negli anni Trenta la commercializzazione di prodotti alimentari industriali confezionati interessa anche il cibo per l’infanzia e dà origine a campagne pubblicitarie mirate sui periodici illustrati ed alla diffusione di concorsi e raccolte di figurine ed etichette. Dopo Pinocchio, è Topolino che diventa il nuovo testimonial privilegiato per caramelle, cioccolato, biscotti ed altri alimenti. Il boom economico che segue la seconda guerra mondiale, testimonia una nuova ulteriore crescita dei consumi: è l’epoca della gomma americana, dei formaggini, del panettone Motta che diventa piccolo per le merende (il Mottino), dei gelati confezionati.  Contemporaneamente sul “Corriere dei Piccoli” e sulle altre testate per ragazzi appaiono le strisce di pubblicità a fumetti: storie, su una sola riga di vignette, per promuovere l’aranciata San Pellegrino, il formaggino Milione della Invernizzi, il gelato Fortunello della Alemagna, lo yogurt della Yomo. Nel centinaio di pezzi esposti, che documentano prodotti e comunicazione di ben 33 aziende con marchi ancora famosi, spicca il contributo di molti importanti illustratori italiani del Novecento come Nasìca (Augusto Majani), Antonio Rubino, Giovanni Manca, fino a Jacovitti. La mostra si chiude all’epoca di Carosello. Credits: Cibo da favola
La mostra ha aperto i battenti ieri e sarà al Cinema Arcadia di Melzo sino al 29 aprile prossimo.  Per ulteriori informazioni potete contattare la Biblioteca Comunale di Melzo – tel. 02 95738856 oppure il Sistema Bibliotecario Milano Est – tel. 02 95712871 – www.bibliomilanoest.it
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Burro di sedano e gorgonzola


Oggi, venerdì, ricettina facile facile, secondo me da aperitivo….con il ritorno delle belle giornate, infatti, riparte anche la stagione degli aperitivi, dei pranzi fuori, dei picnic……e la ricetta di oggi vuole essere un suggerimento per realizzare uno stuzzichino semplice ma di sicuro effetto!
Avevo del sedano bianco che giaceva in frigorifero (reduce dal brodo vegetale preparato per la Nanetta), del formaggio Philadelphia (sempre per la Nanetta….non so come mai ma ama Philadelphia…vas savoir….) e del gorgonzola di quello dolce e burroso (questo non per la Nanetta ma per il papà della Nanetta, l’uomo goloso) : li ho presi tutti e tre, li ho mescolati insieme e ne è uscita questa deliziosa cremina che ha fatto subito proseliti. Vi metto di seguito la ricetta e  auguro buon weekend a tutti! Alla prossima settimana da Basilea dove mi recherò non tanto in veste di Quaderni Golosi, quanto per il mio lavoro reale…..ma ne saprete di più la prossima settimana!2 coste di sedano bianco40 gr di philadelphia50 gr di gorgonzolaSale e pepe q.b.Pulite il sedano, togliete le foglie e fatelo a pezzi; tagliate a pezzi anche il gorgonzola; nel frullatore mettete il sedano, Philadelphia ed il gorgonzola. Frullate bene il tutto e lasciate riposare 3 ore almeno nel frullatore. Servite questa crema saporita con del pane integrale passato nel forno.
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Due città da assaggiare……

Credits: Consorzio Tutela Provolone Valpadana
Venerdì 9 marzo a Cremona in Piazza Stradivari e sabato 10 marzo a Lodi in Piazza Castello, appuntamento con il gusto del Provolone Valpadana : l’iniziativa  “Una città da assaggiare” promossa dal Consorzio Tutela Provolone Valpadana ha per obiettivo la diffusione di una delle eccellenze casearie nazionali il cui obiettivo è quello di fare avvicinare i consumatori di tutta Italia ad un prodotto di qualità e di grande appeal.  Presso l’area dedicata, sarà possibile partecipare a degustazioni guidate naturalmente, ma il bello di questa manifestazione è che i bambini saranno coinvolti in un laboratorio sensoriale “Caccia al cacio” ed in un laboratorio didattico “Il Provolone Valpadana lo faccio io”, in collaborazione con ALDA (Associazione Lombarda per la Didattica in Agricoltura). La prossima tappa in Italia di questo tour golosissimo è quella di Milano in programma il 1° aprile.
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Bocconcini di rana pescatrice in crosta di radicchio goloso


Adoro la coda di rospo, o rana pescatrice che dir si voglia….trovo che sia un pesce che per la delicatezza di sapore e le sue carni bianche si presta a tante interpretazioni…la ricetta di oggi presenta una variante: quella per adulti e quella per bambini. La seconda, la variante per bambini, ha riscosso notevole successo presso la Nanetta che ha divorato qualcosa come 10 bocconcini sotto gli occhi esterrefatti miei e di mio marito che ci siamo chiesti se per caso avessimo creato un mostro JPrima di passare alla ricetta, vi volevo segnalare che sono stata intervistata da Ciao Como Radio nell’ambito della loro rubrica Buonissimo, la mia intervista la trovate qui.

Rana pescatrice per adulti: 300 gr di filetto di rana pescatrice Foglie di radicchio q.b. (calcolate una foglia per bocconcino)Pancetta tagliata sottilissima q.b. (calcolate mezza fettina di pancetta per avvolgere il bocconcino)Sale e pepe q.b.Olio evo Farina q.b. Pulite il pesce, privatelo della pelle e fatelo a cubotti. Passate i cubotti nella farina e scottateli in padella per un paio di minuti con un filo di olio o di burro in funzione del vostro gusto personale. Aggiustate di sale e pepe. Pulite e lavate il radicchio lasciandolo però in foglie. Prendete i bocconcini di pesce, avvolgeteli nella fettina di pancetta e poi nella foglia di radicchio. Infornate a 180° per 20 minuti circa, poi ancora per 5 minuti con il grill sino a quando le foglie  di radicchio non si siano grigliate. Servite caldi. Per la Nanetta, invece, la variante adottata è molto semplice:prendete i cubotti di pesce, passateli nella farina, scottateli in padella con un pochino di burro ed infornateli a 180° per 15 minuti circa dopo averli cosparsi di pangrattato/parmigiano. Aggiustate di sale e portateli in tavola.
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Ri-Generazioni: Genitori e figli. Finalmente insieme.

Credits : Ri-Generazioni
Vi segnalo un’iniziativa da mettere in agenda per fine marzo……
Partita il 10 febbraio scorso,  Ri-generazioni è una rassegna che si concluderà il 15 aprile prossimo a Milano e che si rivolge ad adulti, ragazzi e bambini, generazioni diverse che possono trovare però degli ambiti di condivisione e dei punti di contatto.
All’interno di questa iniziativa ci tengo a segnalarvi un appuntamento interamente dedicato all’aspetto del cibo e dell’alimentazione: Magna Arte, ovvero laboratori, spettacoli ed incontri intorno all’alimentazione. Di corpo, occhi e spirito (weekend del 30-31 marzo e 1° aprile).
Si comincia venerdì 30 marzo, alle ore 18.00 con un incontro con Erna Lorenzini e Marina Morpurgo che presentano il libro “Una giornata pesante. Diario-slalom di un’adolescente tra amicizie, cibi e bilance”. Chi in vita sua non si è mai sentito grosso come un elefante? Chi non si è mai odiato le cosce, il sedere, la pancia, il seno? …ecco questo libro è adatto per adolescenti e pre-adolescenti che entrano in conflitto non solo con il resto del mondo ma anche con se stessi e con il loro corpo (consigliato a partire dai 10 anni).
Sabato 31 marzo, invece, alle 10.30 ed alle 14.30: Paste, pasticci e pasticcini. Laboratorio creativo (dedicato ai bambini dai 5 ai 10 anni). Ci sarà una grande tavola apparecchiata per giocare e sporcarsi le mani con gli ingredienti coloratissimi della fanta-cucina: e voi, avete mai cucinato il vostro piatto preferito sulla carta? Salsa d’inchiostro e sfoglia di velina, un po’ di granella di timbro, un pizzico di colla… è prontooo!
Mentre domenica 1° aprile, alle ore 11.00 c’è KidsFoodZoom, laboratorio di cucina e design (consigliato a partire dai 4 anni) : un laboratorio di arte, design e cibo dedicato al mondo dei piccoli per scoprire un piccolo universo di idee, oggetti di design, opere d’arte, dolci e dolcetti. Uno sguardo a tutto tondo sulla realtà dei più piccoli in cui il cibo e la creatività fanno da filo conduttore. A cura di Unduetrestella www.unduetrestellababy.com
E per concludere sempre domenica alle ore 16.00: appuntamento a teatro con Consumare ci consuma. Tre x due (consigliato a partire dagli 8 anni). Si tratta di uno spettacolo che racconta il “troppo” che ci circonda. Troppi dentifrici, troppi detersivi, troppi deodoranti, troppe qualità di pizza e di gelato, troppe merendine. Troppo di tutto insomma e in questo troppo non si riesce più a scegliere! Segue merenda (su prenotazione)
Gli incontri sono a ingresso gratuito, mentre i laboratori e gli spettacoli sono a pagamento: 10 Euro per gli adulti e 5 Euro per i bambini (sono previsti sconti per famiglie) – E’ consigliata la prenotazione.
Mi fa piacere ricordare che una parte degli incassi saranno devoluti alle Onlus Amnesty International e Opera di San Francesco per i Poveri. Per info e prenotazioni, tel. 342 0170364 oppure biglietti@zonak.it.
E se proprio non volete aspettare fine marzo per prendere parte a Ri-Generazioni, sappiate che il prossimo fine settimana sarà trattato il tema Father&Son, esplorazioni e scoperte, attraverso il gioco, di nuove modalità di relazione e complicità tra padri e figli.
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Tagliolini con cipolla, zafferano e briciole….


L’altro giorno ho avuto come un flash e mi sono improvvisamente resa conto che durante l’inverno appena trascorso non avevo mai utilizzato lo zafferano……e subito mi è venuta voglia di una ricetta a base di zafferano che non fosse il solito risotto alla milanese. Ho dato un’occhiata a quello che avevo in dispensa, ho consultato un po’ le ricette da fare che raccolgo in una cartellina e mi è capitata sotto mano questa ricetta che è alla portata di tutti perché tutti abbiamo in cucina almeno delle cipolle, del pangrattato e del parmigiano (naturalmente do per scontato che lo zafferano lo abbiate già).
La Nanetta è stata inizialmente attirata dal colore giallo di questo piatto poi, però, nella fase dell’assaggio il sapore indubbiamente particolare dello zafferano non l’ha convinta completamente…..forse perché non è un sapore di cui lei ha memoria : proverò ad avvicinarla allo zafferano con un’altra ricetta in cui il sapore di questa spezia risulti stemperato, più morbido. Intanto voi provate questi tagliolini……all’altra ci penserò con più calma.


Ingredienti180 gr di tagliolini di Campofilone1 cipolla bionda di media grandezza1 bustina di zafferano1 spicchio di aglio2 cucchiai di pangrattato q.b.Parmigiano q.b.Olio evo q.b.Sale q.b.Affettate la cipolla e fatela imbiondire a fuoco lentissimo in una padella con l’olio e lo spicchio d’aglio (ricordatevi però di togliere lo spicchio d’aglio). Unite il pangrattato e lasciatelo cuocere per un minuto. Aggiustate di sale. Diluite lo zafferano con un cucchiaio di acqua calda (usate quella di cottura della pasta). Cuocete la pasta, scolatela e versatela nella padella con le cipolle ed il pangrattato: unite lo zafferano e per finire il parmigiano. Fate saltare in padella 1 minuto e servite caldi.
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La pizza dell’uomo goloso…..


Capita anche a voi il sabato sera di avere voglia di pizza? Io penso che sia un retaggio delle abitudini di quando non ero ancora mamma….e sì perché il sabato sera capitava spesso di organizzare con gli amici l’uscita in pizzeria…ora quei tempi sono passati, è arrivata la Nanetta ed il sabato sera non usciamo più, o meglio, preferiamo invitare a cena da noi gli amici,  però la voglia di pizza è rimasta quella di una volta….e quindi da un po’ di tempo a questa parte ci cimentiamo, anzi si cimenta la dolce metà di Quaderni Golosi, nella preparazione della pizza che è diventata anche un’occasione ludica in cui coinvolgere la Nanetta che di pasticciare ne ha sempre voglia….non vi dico com’è ridotta la nostra cucina dopo queste performance artistiche, però è sicuramente emozionante vedere papà e Nanetta con le mani in pasta J
Vi metto di seguito la Sua ricetta e visto che oggi è venerdì, chissà che domani non venga anche a voi voglia di pizza.  
1 cubetto di lievito di birra500 gr di farina Acqua calda q.b.Olio evo q.b.Sale q.b.
In una ciotola sciogliete il lievito di birra con l’acqua calda; sul tavolo disponete la farina a montagna, scavate un buco e versate l’acqua con il lievito sulla farina. Impastate bene, formate una palla, mettetela in un’insalatiera e lasciatela riposare per 4 ore almeno accanto ad una fonte di calore.
Trascorso questo tempo di riposo, prendete l’impasto e lavoratelo bene bene con le mani: con l’aiuto del mattarello stendetelo sino a formare uno strato sottile (a noi la pizza piace romana quindi molto sottile), prendete delicatamente questo foglio sottile e stendetelo sulla teglia che avrete precedentemente unto. Non abbiate remore ed usate pure le mani, anche queste unte, per stendere bene l’impasto: una volta steso lasciatelo riposare per altri 20 minuti almeno. Scaldate il forno a 200° ed infornate la pizza : ci vorranno almeno 20-30 minuti di cottura.
La pizza della foto è con delle patate tagliate sottilissime, la ricotta salata ed il rosmarino, ma ognuno può scegliere quello che preferisce, basta solo liberare la fantasia.
Buon weekend a tutti!
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