Archivio Mensile

giugno 2011

Verdure

Frittata di patate senza uova


Quando si hanno figli “piccoli”, le patate sono spesso la salvezza di noi mamme perché piacciono a tutti i bambini, si possono cucinare in mille modi e saziano. La ricetta che vi propongo oggi è  una ricetta che mia nonna faceva sempre e che ho imparato perciò a mangiare sin da piccola. Quando ancora vivevo a Roma (vi parlo di più di 10 anni fa) andavo spesso a mangiare a Trastevere nella famosa trattoria Da Checco Er Carrettiere e ho scoperto con estremo piacere che la frittata di patate di mia nonna la facevano anche lì, soltanto che ne proponevano una versione fredda invece di quella tiepida a cui io ero abituata. Tutto questo per dirvi che si tratta di una ricetta rispolverata, piuttosto “vecchiotta” e soprattutto senza uova!
Inoltre sempre per i bambini, visto che si utilizza del concentrato di pomodoro (che è anche un concentrato di licopene cioè un ottimo antiossidante) non sentono sotto il palato i semi o la pelle del pomodoro …….


Ingredienti800 gr di patate2 cucchiai di concentrato di pomodorocipolla, sedano e carota per soffrittoolio evobasilicosale e pepe q.b.
Lessate le patate e schiacciatele bene. In una padella fate questo sugo “finto” con il soffritto di verdurine ed aggiungendo poi il concentrato di pomodoro. Aggiungete le patate schiacciate, aggiustate di sale e pepe e mescolate il tutto cercando di dare la forma di una frittata: giratela più volte affinché si formi una bella crosticina sia sopra che sotto. Guarnite con basilico: io aggiungo spesso il basilico anche all’impasto.
Potete fare la frittata anche in forno: in questo caso la rivestirete di pangrattato e verserete un goccio di olio.
Servitela tiepida ma è buonissima anche servita fredda.
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Ciliege e clafoutis


Dol’s, il sito delle donne online, parla di Quaderni Golosi in occasione di una chiacchierata virtuale che ho fatto con Caterina della Torre : se vi interessa mi leggete qui .


La settimana scorsa avevo diversi chili di ciliege dell’orto che si affollavano sulla mia tavola e nel mio frigo come testimonia la foto qui sopra : come consumarle in maniera diversa per farle apprezzare anche alla Nanetta? Ecco allora uscito dal cappello un classicissimo della cucina d’Oltralpe: il clafoutis aux cerises. In realtà poi il clafoutis lo potete fare con diversa frutta estiva: io l’ho mangiato con pesche ed albicocche, con le prugne di diversi tipi e con le fragole. A mio avviso, nel panorama dei dolci francesi, è uno dei più “light” perché a parte i 20 gr di burro necessari per imburrare la teglia da forno, gli altri ingredienti sono latte, uova e farina, quindi siamo ben lontani da quelle ricette a base esclusivamente di burro che saranno pure buone (e chi dice il contrario) ma sono una botta al fegato….Questa poi è una ricetta che avevo trovato su Elle o su di un altro sito francese che mi sembra particolarmente azzeccata e semplicissima da realizzare. Ingredienti500 gr di ciliege fresche 125 gr di farina 100 gr di zucchero 3 uova 3 dl di latte 1 pizzico di sale 20 gr di burro zucchero a velo q.b. Lavate le ciliege, asciugatele, togliete il gambo e, operazione noiosissima, snocciolatele. Ricopritele con la metà dello zucchero e lasciatele un paio di ore nel frigo. Nel frattempo battete le uova. Passate al colino al farina, aggiungete il pizzico di sale, gli altri 50 gr di zucchero, le uova battute, amalgamate il tutto  ed versate il latte a temperatura ambiente. Imburrate la teglia, alla base mettete le ciliege e sopra aggiungete il composto: mettete in forno 35 minuti a 180°. Lasciate raffreddare e versate lo zucchero a velo.Buona merenda!
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Focaccia croccante di mais e cipolotti


Avete presente i Farmer’s Market di Coldiretti? Ecco questa ricetta viene proprio da lì: mi spiego meglio perché detta così non si capisce. Tempo fa ero ad un Farmer’s Market a Roma, in una delle bancarelle vendevano delle cipolle particolarissime (mi sembra che si trattasse delle cipolle di Treschietto in Toscana), e facevano assaggiare delle ricette che avevano come ingredienti base proprio queste cipolle. Ho mangiato questa focaccia croccante e me ne sono innamorata: ho chiesto ed ottenuto la ricetta che è quella che leggerete qui sotto. Io l’ho rifatta utilizzando dei cipollotti dell’orto ed il risultato è buonissimo: si tratta di uno stuzzichino sano da mettere sotto i denti prima di cena che rappresenta una validissima alternativa ai tanti snack di produzione industriale su cui siamo soliti buttarci all’ora dell’aperitivo….e poi si prepara in 10 minuti ed è buonissima anche fredda.
Ah, ultima cosa…….l’ho data da sgranocchiare alla Nanetta…..l’ha apprezzata molto (ndr ne ero certa) perché è vero che il sapore dei cipollotti si sente, ma si sente molto anche il sapore del pecorino (ho usato un normale pecorino romano….).  


Ingredienti4 cipollotti (di cui userete anche la parte verde)
300 gr di farina di mais setacciata
3 cucchiai di pecorino
4 cucchiai di olio evo
acqua frizzante q.b.
sale e pepe q.b.

Tagliate i cipollotti a rondelle (per questa ricetta servono anche le parti verdi dei cipollotti). In un’insalatiera mescolate i cipollotti, la farina di mais, il pecorino, l’olio d’oliva, il sale ed il pepe e l’acqua frizzante in modo da avere un impasto che si possa stendere. Stendetelo su di una teglia da forno, fatela molto bassa, bucherellatela con una forchetta, aggiungete un altro filo di olio e mettetela in forno a 180° per 35 minuti circa. Potete mangiarla calda ma è decisamente più buona tiepida o fredda perché diventa croccante.
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Melone, sedano e groviera


Mi capita spesso di arrivare all’ora di pranzo affamata e trafelata e non sapere bene cosa mettere sotto i denti anche perché o subito prima di mangiare o subito dopo devo andare a recuperare la Nanetta al nido. Ora con l’arrivo della bella stagione (veramente visto il tempo delle ultime due settimane non si direbbe proprio) ho finalmente l’occasione di rispolverare questa insalata che fa parte del mio repertorio “fast food” (inteso come cibo che si assembla rapidamente) che si prepara in 10 minuti cronometrati, che è fresca, completa, non prevede l’uso dell’olio e mi permette di ritornare ai miei doveri abbastanza rapidamente.
Ho provato a darla anche alla Nanetta e devo confessare che non le è dispiaciuta: passata l’iniziale diffidenza nei confronti dell’arancione e del verde che vedeva nel piatto, il suo fiuto da segugio ha immediatamente localizzato il formaggio (ndr di cui è golosissima) ed ha cominciato a cercare solo i pezzi di melone e quelli di formaggio…..in fin dei conti anche questo è un modo per proporle la frutta in maniera diversa….


Ingredienti per me ovvero per una persona
2 fette di melone, 1 costa di sedano, 90 gr di groviera dolce (nn quella che pizzica al palato), 1 cucchiaio di yogurt magro, 2 cucchiaini di maionese, sale e pepe q.b.
Tagliate a dadini il melone, il sedano e la groviera e metteteli in un’insalatiera. In una coppetta mescolate bene lo yogurt, la maionese ed il sale e versateli nell’insalatiera.  Completate con una grattata di pepe et voilà les jeux sont faits.
Buon weekend a voi!
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Metti una sera a cena……

una tartare di salmone, mango e cipollotti…….



Diciamocelo chiaramente: i figli sono la cosa più bella del mondo e su questo penso che non ci sia nessuno che dissenta…. però ancora prima di essere genitori in realtà noi eravamo, e continuiamo ad esserlo anche dopo la nascita del pargolo/a,  una coppia: ecco, questo semplice concetto può spesso e volentieri essere perso di vista, nel senso che, presi dalla responsabilità e dall’amore verso i nostri cuccioli, troppo spesso, soprattutto nei primi due anni di vita del bambino, trascuriamo la nostra vita di coppia ed il nostro partner…..ed allora qualche volta fa bene anche a noi genitori, a noi donne, o a noi uomini, “mollare” il pargolo ai nonni o alla baby sitter (non gli succede niente, non vi preoccupate) e ritagliarci una serata a misura di grandi…..

Ecco, questa è una ricetta di antipasto per una cenetta a due, una di quelle ricette che non vi terranno impegnati dietro ai fornelli per ore (anzi) ma che comunque rimane leggera e sfiziosa…..e poi con bicchiere di vino secco ghiacciato sta benissimo e per una sera posso anche dire: “bye bye Nanetta J!”


Ingredienti per due tartare:
200 gr di salmone fresco
100 gr di mango fresco, non in scatola
2 cipollotti piccolini
il succo di un limone (se avete del lime sarebbe ancora meglio)
sale e pepe q.b.
olio evo
glassa di aceto balsamico
Mettete il salmone nel congelatore in modo che si indurisca un pochino e così sarete agevolati nel taglio: tagliate il salmone a dadini.
Tagliate i cipollotti (solo la parte bianca) finemente, fate la stessa cosa con il mango. Mescolate il salmone con i  cipollotti, il succo di limone, il sale ed il pepe. Girate bene ed alla fine aggiungete il mango.  Per realizzare la tartare utilizzate le apposite formine.
Servite aggiungendo un filo di olio evo e della glassa di aceto balsamico: potete gustare la tartare accompagnata da una semplice insalata a base di songino ad esempio.  
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Anche l’agricoltura a km0 ha i suoi Oscar….


Lo sapevate che esistono anche gli Oscar Green? Io sino a ieri no …..In realtà si tratta di un riconoscimento  attribuito dalla Coldiretti a quei giovani imprenditori con tanta  voglia di fare e di mettersi in gioco nell’ambito dell’agricoltura…..un settore che non è affatto marginale come molti potrebbero pensare, ma che custodisce le radici di un rilancio generale del Made in Italy in molti campi: dall’export alla cultura, dall’alimentazione ai servizi alla persona, dal turismo alla difesa dell’ambiente”.  E ieri sono stati premiati quei giovani che hanno portato avanti delle idee “agricole ed imprenditoriali” di successo, fatte di rischi, di sacrifici ma anche di risultati e di soddisfazioni….
C’è l’imprenditore dell’OltrePo Pavese che produce un Pinot Nero che finisce direttamente sulle tavole del lussuosissimo albergo a 7 stelle “La vela di Dubai” (Al Burj Al Arab).
C’è Davide Trombetta, di Cremona, che stufo del lavoro dietro ad una scrivania, nel 2000 ha mollato tutto e si è messo ad allevare caprette da latte, le Camosciate dell’Adamello, e che adesso utilizza il latte dei suoi animali per produrre formaggi, yogurt e budini. Davide ha un allevamento assolutamente eco-friendly infatti l’impianto di mungitura utilizza l’energia elettrica prodotta dai pannelli solari sul tetto della stalla.Credits: azienda Cantalupo
E poi ancora l’esempio dell’azienda Cantalupo in provincia di Bergamo che produce ortaggi bio, impiegando erbe selvatiche per attirare quei predatori naturali che poi contribuiranno ad eliminare i parassiti. I  consumatori responsabili possono fare la spesa di verdura comodamente su Internet, controllando in tempo quasi reale i prodotti disponibili e l’avanzamento delle coltivazioni. Inoltre la consegna a domicilio delle verdure è effettuata con un furgone a metano che rispetta l’ambiente.
E ancora l’oratorio a km zero a Monvalle (Varese), operazione promossa per quest’estate dal parroco.  I pasti dei ragazzi ospiti dell’oratorio estivi saranno realizzati con la pasta fatta a mano con farine e uova locali, carni, formaggi, pesce, verdure e frutta del territorio.
Mentre Jan Zecca (Sondrio) ha ripreso in mano il frutteto del nonno che coltivava kiwi per il mercato svizzero, ha costruito un punto vendita aziendale ed ha cominciato a trasformare i prodotti in confetture che adesso offre ai consumatori anche nei mercati di Campagna Amica.
E per finire la giovanissima Arianna Alessandra Albisetti che sulla terra dove il nonno aveva l’orto, ha deciso di piantare  erbe officinali, iniziando anche la produzione di miele.
Inoltre in occasione degli Oscar Green 2011 è stato firmato anche un protocollo d’intesa fra la Coldiretti e l’associazione Movimento Giovanile 1535 per la creazione di quattro “food corner del km zero” a Milano in zona Duomo, parco Sempione, giardini Montanelli e stazione Centrale per la distribuzione di snack e frullati da passeggio con i prodotti delle aziende agricole del territorio.



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Dolci

Pastiera Napoletana per bimbi golosi


Lo so che Pasqua è passata da un po’ e che la tradizione pasticcera napoletana vuole che la pastiera si prepari in concomitanza con questa festa…..però noi a Pasqua eravamo a Roma e la pastiera non la potevamo fare. Allora con un po’ di ritardo l’abbiamo preparata qualche giorno fa…ad onor del vero è mio marito che l’ha realizzata visto che ha seguito anche un corso di pasticceria napoletana ed è diventato espertissimo! Peccato solo che gli manchi il tempo di dedicarsi di più alla realizzazione di dolci, vi assicuro che è più bravo di me!

Ingredienti per 6/8 personePer la frolla:250 gr di farina
100 gr di zucchero
150 gr di burro
2 tuorli
un pizzico di vaniglina
la scorza grattugiata di ½ limone non trattato
un pizzico di sale
5 gr di lievito per dolci
Per il ripieno:200 gr di ricotta di pecora
200 gr di grano cotto
125 gr di zucchero
25 gr di burro
50 gr di frutta candita
250 gr di latte
2 tuorli
4 chiare
1 cucchiaino di fiori d’arancio
la scorza grattugiata di ½ arancio non trattato
un pizzico di cannella in polvere
Cominciate con il preparare la frolla. Sul piano da lavoro mettete la farina, versate al centro il burro morbido, lo zucchero e le uova. Aggiungete la scorza del limone e lavorate il tutto rapidamente. Formate una palla, rivestitela con la pellicola trasparente e mettetela al frigo per un paio di ore.
Nel frattempo preparerete il ripieno.  In una casseruola versate il grano cotto, il latte, il burro e la scorza di mezza arancia. Mettete il tutto sul fuoco e continuate a girare: il grano dovrà assorbire tutto il latte, a quel punto spegnete e lasciate raffreddare. In un’insalatiera mescolate la ricotta e lo zucchero: unite i tuorli uno alla volta, poi l’acqua di fiori di arancio ed il pizzico di cannella. Otterrete un composto molto morbido a cui dovrete aggiungere il grano cotto e la frutta candita: mescolate il tutto.
Imburrate una tortiera, foderate con la pasta frolla che avrete lavorato. Lasciate da parte un po’ di pasta frolla dalla quale otterrete delle striscioline che utilizzerete alla fine per decorare la pastiera.
Montate le chiare a neve ed incorporatele al composto grano/ricotta: versatelo nella tortiera e livellatelo. Decorate con le striscioline di pasta frolla. Mettete in forno a 180° per 50 minuti: la pastiera non si mangia calda, anzi…..se volete, potete spolverare il tutto con dello zucchero a velo.Nella ricetta che vi ho proposto le dosi di frutta candita sono volutamente basse perché, è risaputo, ai bambini la frutta candita non fa impazzire: nulla vi vieta se siete dei fan dei canditi, di raddoppiare la dose…..inoltre la dose di latte è stata volutamente aumentata perché il ripieno risulti più morbido, insomma a gusto di bambino!
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Spaghettini con pomodori, spinaci novelli e sesamo


Anche se l’estate sembra lontana, dopo gli acquazzoni e le temperature degli ultimi giorni, il mio orologio biologico mi segnala che è tempo di insalate, di pasta fredda e di condimenti light. Avevo gli ultimissimi (ahimé) spinaci dell’orto ed ho pensato di realizzare questa pasta che ho inventato al momento e che mi è venuta veramente ed inaspettatamente bene, forse perché alla base, la materia prima era di ottima qualità.

Vi elenco gli ingredienti in ordine sparso così come mi vengono in mente. Per due persone+Nanetta, prendete una ventina di pomodori ciliegino, lavateli e tagliateli a metà, disponeteli su di una teglia da forno, mettete un filo di olio evo ed un pizzico di sale ed infornateli per venti minuti circa a 180°: dovranno essere solo appassiti, tirateli fuori dal forno e versatene la metà nell’insalatiera. Nel frattempo lavate le foglie più piccole e più tenere degli spinaci, asciugatele e mettete anche queste nell’insalatiera. Fate tostare in un padellino un cucchiaio di semi di sesamo. Mettete la pasta a cuocere (io ho usato degli spaghettini che in 6 minuti sono cotti), scolatela bene e gettatela nell’insalatiera. Versate l’altra metà di pomodori canditi ed il sesamo, mescolate bene: con il calore della pasta, gli spinaci si cuoceranno. Aggiungete un filo di olio ed una macinata di sale se necessario.
Trovate questa ricetta anche su EasyBaby!
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Fiori di zucca fritti






Ah i fiori di zucca che passione! Specie quelli dell’orto appena raccolti, ancora aperti e pieni di formiche!E si perché quelli dell’orto non essendo trattati in alcun modo, sono pieni di formiche attirate dall’odore e dal sapore dolce del grosso pistillo contenuto all’interno del fiore……fortuna che qui al Nord i fiori di zucca non sono molto utilizzati e quindi quelli dell’orto finiscono, spesso e volentieri, sulla nostra tavola e sono sempre graditissimi. Oggi è sabato e vi propongo una ricetta, anzi due, semplice semplice che potete fare anche in giornata di ritorno dal mercato: fiori di zucca fritti (l’abbinamento perfetto) e per quanti hanno già cominciato a fare attenzione al peso in vista dell’ormai imminente prova bikini, in versione light ovvero al forno, che per carità, sono buoni lo stesso ma rispetto a quelli fritti il n’y a pas photo (ndr non c’è storia).

Versione heavy
Non indico il numero di fiori di zucca a persona perché questo è mooolto soggettivo. Io ne mangio minimo 5/6……Pulite i fiori di zucca delicatamente, togliete il pistillo interno ed asciugateli. Per la pastella le dosi sono “ad occhio” e variano in funzione della quantità di fiori che avete deciso di preparare. Comunque sia, la pastella io la preparo così: farina, acqua super frizzante freddissima, sale. Mescolate il tutto in un terrina. Nel frattempo tagliate le acciughe a pezzetti. Io non utilizzo la mozzarella, ma metto il parmigiano tagliato a dadini.  Inserite l’acciuga ed il pezzetto di parmigiano nel fiore, poi immergete il fiore  nella pastella e gettatelo nell’olio bollente. In 3-4 minuti il fiore sarà cotto.


Versione lightPer la pulizia ed il ripieno vedi sopra. In questo caso i fiori  li passo nella farina, poi nell’uovo ed infine nel pangrattato. Li depongo su di una teglia rivestita di carta forno, li metto in forno a 180° per 20 minuti circa…. Buon appetito e buon weekend!
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