Archivio Mensile

novembre 2010

Dolci

Panna cotta alla crema di castagne




Ho ricevuto dalla Francia una crema di castagne vanillée tradition ovvero preparata in modo tradizionale ma con l’aggiunta della vaniglia: ora questo tipo di prodotti, diffusissimi presso i nostri cugini d’Oltralpe, in Italia non si presta a 1000 utilizzi. E’ vero, si potrebbe mangiare questa crema spalmata sul pane come fosse marmellata, oppure accompagnata da panna montata, oppure ancora mescolata con dello yogurt bianco cremoso, ma nessuna di queste “ricette” solleticava il mio stomaco e il mio palato. Dopo qualche riflessione sul possibile uso di questa crema, ho trovato tra i tanti appunti/ritagli di giornale/pagine con ricette strappate dal parrucchiere, una proposta di panna cotta che mi intrigava e che ora condivido con voi. Il risultato è una panna cotta dal gusto originale ma delicato, sicuramente ipercalorica, da fare in questa stagione.

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News

Ladurée produrrà i suoi celebri macarons in Svizzera…….



Più di qualcuno ha storto il naso nell’apprendere che gli “Chanel” della pasticceria francese, i celeberrimi macarons, vedranno la luce in Svizzera! Ma estimatori europei state tranquilli per quanto potete, perché i macarons Ladurée che si comperano in Europa, rimarranno sempre made in Europe. Per i mercati extra europei, invece, come gli Stati Uniti o l’Estremo Oriente, Ladurée aprirà  a breve un sito di produzione in Svizzera. Con 4000m2  di laboratorio, il grande pasticcere della Rue Royale si insedierà ad Enney, nella Svizzera occidentale. Ed è proprio in Rue Royale, a due passi da piazza della Concordia, che Louis Ernest Ladurée, aprì la sua prima pasticceria nel lontano 1862. Il luogo è poi diventato, all’inizio del XX° secolo, una delle sale da thé più in voga dell’alta società parigina. Ma per ritornare alla Svizzera, questo sito di produzione sarà operativo già nel 2011, al massimo all’inizio del 2012, e rappresenta un investimento di 10,6 milioni di euro, contribuendo anche alla creazione di 90 posti di lavoro.  Secondo David Holder, Presidente della maison Ladurée, “l’obiettivo è quello di centralizzare la produzione, gli uomini ed il “savor faire” al fine di accompagnare meglio lo sviluppo internazionale. La Svizzera- prosegue sempre Holder- è stata scelta per la qualità del lavoro e la “pace sociale” che vi regna. Con un solo luogo di produzione i macarons avranno lo stesso gusto a Tokyo piuttosto che a New York o a Pechino”. I macarons venduti nelle sei boutique francesi continueranno ad essere prodotti vicino Parigi, mentre quelli che comperiamo noi in Italia, nella boutique di Milano, sono prodotti a Monaco. Allora non ci resta che affondare il dolore per questa notizia, in un delicato macaron al lampone…..e chissà che non passi.
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Dolci

Cake alle pesche ed al miele



Vi starete domandando che cosa c’entra il requiem con le pesche, nel mio caso c’entra eccome……in realtà avevo quattro pesche gialle che vivacchiavano nel frigo di casa e che ogni volta che aprivo la porta del frigo mi mandavano segnali di fumo, quasi a supplicarmi di tirarle fuori di là.  E così ho preso il coraggio a 4 mani e mi sono detta che queste mie compagne di avventura da circa 3 settimane, potevano anche trasformarsi in qualcos’altro……Ne è uscita una ricetta delicata, che piace molto ai bambini (ho fatto il test su mia figlia) ed utilizzabile come accompagnamento ad una fumante tazza di thé in questi grigi pomeriggi d’autunno. D’accordo, penserete voi, ma le pesche con la stagionalità dei prodotti, sono decisamente fuori tema, però per avere un comportamento eco-compatibile, è sempre meglio utilizzare quello che abbiamo nel nostro frigo sino all’ultimo piuttosto che gettare tutto nel sacchetto dell’umido, come ci insegna sul suo blog, Ecocucina, Lisa Casali che della filosofia degli avanzi ne ha fatto una corrente di pensiero gastronomico.
Ed ecco a voi la ricetta, semplice semplice (da mettere in archivio e da tirare fuori per quando le pesche saranno di attualità).

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Antipasti

Mousse di broccoli


Cosa proporre come stuzzichino intrigante in queste grigie giornate d’autunno, rispettando la stagionalità dei prodotti e senza dover comperare i soliti pomodorini Pachino, che in estate, d’accordo, sono parte integrante del nostro “guardaroba” gastronomico ma che con questa nebbia e questo freddo non c’entrano nulla? Con quello che mi rimaneva della spesa della settimana scorsa, ho così improvvisato una mousse di broccoli con ricotta ed acciughe che sta benissimo con qualsiasi forma di pane vorrete abbinarci, purché calda. Il colore di questa mousse poi, porta allegria in tavola anche se le ricette autunnali, bisogna riconoscerlo, sono spesso coloratissime, molto più di quelle estive, non trovate?

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Pesce

Seppie con ripieno goloso ed olio di pinoli….


Premesso che non sono una vegetariana – anche se amo le verdure in tutte le salse!- ma non sono neppure una carnivora sfrenata perché mangio la carne raramente, però in questa mia incertezza alimentare, una cosa però è certa : adoro il pesce in tutti i modi e cerco di mangiarlo almeno un paio di volte alla settimana.Vi propongo quindi una ricetta di semplice esecuzione ma senz’altro sfiziosa ed appetitosa: le seppie con ripieno goloso!In realtà ho semplicemente rivisto ed elaborato un classico della cucina siciliana, adattandolo ai miei personali gusti.
Ingredienti:considerate 3-4 seppie di medie dimensioni a persona il ripieno sarà composto da:pangrattato homemade (non vorrei in questa sede aprire un dibattito, ma il pangrattato fatto in casa oltre ad avere una grana più grossa e quindi più adatta ad assorbire i condimenti, ha anche il pregio di rimanere più morbido rispetto a quello che trovate nei supermercati già preparato)ricotta pecorina oppure ricotta salata grattugiatauvetta di Corinto che avrete fatto rinvenire in una tazza con acqua caldapinoli prezzemolo olio di pinolivino bianco seccosale q.b. pepe
Mettete tutti gli ingredienti, precedentemente sminuzzati, in una terrina, amalgamateli insieme aggiungendo anche un filo d’olio. Piccola precauzione da utilizzare: non farcite troppo le seppie perché con la cottura queste ultime tendono a diminuire di grandezza ed allora se il ripieno è troppo, ve lo ritrovate tutto nella teglia. Richiudete le seppie con uno stuzzicandente. Adagiatele sulla teglia. Se vi rimane del composto potete metterlo sopra le seppie in modo da creare una sottile ed appetitosa crosticina; irrorate con un bicchiere di vino bianco, coprite con il foglio di alluminio e mettete il tutto nel forno a 180° per una mezz’ora circa. Negli ultimi 10 minuti di cottura, toglierete l’alluminio in modo da far prendere colore alle nostre seppie. Servite con un filo di olio di pinoli oppure di olio EVO. L’olio di pinoli, dall’aroma leggermente zuccherato, rafforza il sapore dei pinoli contenuti nel composto ed ha un gusto che non ci si aspetta, che spiazza. Utilizzo spesso l’olio di pinoli sul pesce e trovo che questo insolito abbinamento dia luogo a dei sapori sempre interessanti.
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